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da Francesco Piccolo con Claudio Bisio e tre musicisti regia Giorgio Gallione scene Guido Fiorato musiche Paolo Silvestri TEATRO NAZIONALE DI GENOVA Claudio Bisio è il funambolico interprete di La mia vita raccontata male, un monologo in bilico tra romanzo di formazione, biografia divertita e pensosa, catalogo degli inciampi e dell’allegria del vivere; il testo mette in luce che se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo indietro la strada è ben segnalata da una scia di scelte, intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli, spesso tragicomici o paradossali. Lo spettacolo attinge dall’enorme e variegato patrimonio letterario di Francesco Piccolo, tra i più brillanti autori della sua generazione, vincitore del Premio Strega nel 2014 con il romanzo-confessione Il desiderio di essere come tutti, sceneggiatore dei film di Nanni Moretti, Paolo Virzì, Silvio Soldini e Francesca Archibugi oltre che della serie tv L’amica Geniale tratta da Elena Ferrante. La narrazione si dipana in un’eccentrica sequenza di racconti e situazioni che inesorabilmente e giocosamente costruiscono una vita che si specchia in quella di tutti. Dalla prima fidanzata alle gemelle Kessler, dai mondiali di calcio all’impegno politico, dall’educazione sentimentale alla famiglia, dall’Italia spensierata di ieri a quella sbalestrata di oggi, fino alle scelte professionali e artistiche che inciampano in Bertolt Brecht o si intrecciano con Mara Venier, lo spettacolo, montato in un continuo perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole, tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo. «Perché quello che ho capito è che alla fine ognuno di noi è fatto di un equilibrio finissimo di tutte le cose, belle o brutte.» afferma Piccolo «Ho imparato che, come i bastoncini dello shangai, se tirassi via la cosa che meno mi piace della vita, se ne verrebbe via per sempre anche quella che mi piace di più.»