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Misericordia è una favola contemporanea. Racconta la fragilità delle donne, la loro disperata e sconfinata solitudine». Così Emma Dante presenta il suo testo che racconta la storia di tre donne che si prostituiscono e di un ragazzo menomato che vive con loro in un monovano lercio e miserevole. Durante il giorno le donne lavorano a maglia e confezionano sciallette, al tramonto, sulla soglia di casa, offrono ai passanti i loro corpi cadenti. Esistono mondi in cui le donne sono condannate a lottare, se vogliono sopravvivere, a combattere con ogni possibile risorsa per emergere dal degrado e dallo squallore in cui la società pare averle relegate. È la storia di Anna, Nuzza e Bettina - che lavorano a maglia di giorno e si vendono la notte - e del povero orfano menomato che vive con loro. «Arturo non sta mai fermo - continua la Dante - è un picciutteddu ipercinetico. Ogni sera, alla stessa ora, va alla finestra per vedere passare la banda e sogna di suonare la grancassa. La madre di Arturo si chiamava Lucia, era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era china ’i musica e Lucia abballava p’i masculi! Soprattutto per un falegname che si presentava a casa tutti i giovedì. L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto”. Alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo, mentre Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce. Nonostante l’inferno di un degrado terribile, Anna, Nuzza e Bettina se lo crescono come se fosse figlio loro. Arturo, il pezzo di legno, accudito da tre madri, diventa bambino». scritto e diretto da Emma Dante con Italia Carroccio, Manuela Lo Sicco, Leonarda Saffi, Simone Zambelli luci Cristian Zucaro assistente di produzione Daniela Gusmano produzione PICCOLO TEATRO DI MILANO– TEATRO D’EUROPA, ATTO UNICO / COMPAGNIA SUD COSTA OCCIDENTALE, TEATRO BIONDO DI PALERMO e CARNEZZERIA coordinamento e distribuzione ALDO MIGUEL GROMPONE, ROMA