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Eine südtiroler Geschichte di Gianluca Iocolano 1926, Südtirol. Georg, 64 Jahre alt, lebt auf einem Bauernhof und ist seit sieben Jahren Witwer. Er ist Vater von zwei Kindern, Margit und Andreas, der in den Schützengräben am Col di Lana als Kaiserjäger gefallen ist. Auf dem Hof kümmert Georg sich um seine Tiere. Er baut Kartoffeln an und hat ein paar Obstbäume. Aurelio, ha 28 anni, si è trasferito in Sudtirolo da poco e fa il segretario comunale. Arriva dall’Appennino emiliano, la guerra lo ha sfiorato ma gli ha portato via un fratello. Quassù lavora per il podestà. Conosce un po’ di tedesco e incontra Georg in una mattina di fine settembre. Il loro incontro rude presto sfocerà in un confronto schietto in cui i due comprenderanno di non provenire da mondi tanto distanti. Conoscendosi meglio capiranno di avere più cose in comune di quanto sembri. Vacche magre ist ein zweisprachiges Theaterstück, das 2023 im Tschumpus uraufgeführt wurde. „Mit einfachen Mitteln und ohne viel Neues zu erfinden, schafft es „Vacche magre“ einer typischen Südtiroler Thematik frischen Wind einzuhauchen.“ FF Media Mit Gianluca Iocolano und Georg Kaser Regia: Flora Sarrubo Kostüme: Sieglinde Michaeler Licht: Simon Boccolar