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Asfaltart – 17° Festival Internazionale d'Arte di Strada - Pubblicato da Mairania 857

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Informazioni evento

Ma… l’elefante?

Preparatevi a vedere una Merano sottosopra, dalle strade colme di allegria, arte, poesia e un pizzico di follia! Artiste e artisti da ogni dove vi lasceranno con il fiato sospeso e vi stupiranno con le loro acrobazie, danze, arti circensi e numeri di clowneria. www.asfaltart.it.
Asfaltart vi aspetta!



Grafica di Sara Filippi Plotegher – dettaglio

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 09 Giu 2023 al 11 Giu 2023

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  • Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti
  • L'evento si tiene dal 23 Mar 2024 al 24 Mar 2024
    Urban Priol (D) „IM FLUSS. TÄGLICH QUELLFRISCH. IMMER AKTUELL.“ Urban Priol ist einer der Großen des klassischen politischen Kabaretts. Nach einer längeren Pause präsentiert er nun ein neues Programm: „Im Fluss. Täglich quellfrisch. Immer aktuell“. Und es hat sich wieder einiges angestaut bei Urban Priol. Viele Absurditäten unserer Gegenwart gehen Priol, der sich zu Hause immer wieder mal mit der KI seiner Alexa austauscht, gendergerecht nicht „auf den Sack“, sondern „auf die Lenden“. Vor allem Verschwörungstheoretiker treiben Priols Erregungspegel in die Höhe. Und dann die Krisen, von denen eine die andere ablöst und nur die Missbrauchskrise in der katholischen Kirche „sich hartnäckig zu behaupten weiß“. „Im Fluss“ ist wie ein Rafting-Trip, der mit rasantem Tempo über Absätze und an Felsenblöcken vorbei durch wild schäumende Stromschnellen führt. „Mein Programm ist wie ein Setzkasten. Gebe ich drei neue Minuten dazu, fallen woanders wieder drei Minuten weg. Folglich ist das Programm an keinem Abend identisch und so wird es mir selbst nie langweilig.“ Urban Priol über Urban Priol
  • Helmut Schleich (D) „DAS KANN MAN SO NICHT SAGEN“ Ein neues Programm? Das kann man so nicht sagen. Der Bayer Helmut Schleich, dessen Franz-Josef-Strauß-Imitationen längst Kultstatus sind, macht, was er will. Kein Abend gleicht dem anderen. Sein Vorbild ist die Regierung. Und so sagt er sich: Was kümmert mich mein Geschwätz von gestern. Schließlich leben wir in einer Zeit, wo die Wirklichkeit das Kabarett Tag für Tag überbietet. Helmut Schleich lässt nichts aus: Bayern und seine staatstragende Partei und deren Vorsitzende, die sich gebärden, als seien sie von Gott gesalbt, schon gar nicht. Das kann man so nicht sagen. Von wegen! Helmut Schleich sagt es einfach. Unter anderem: „In Deutschland sind deutlich mehr Menschen an Corona verblödet als gestorben.“ „Als Archivar von Zitaten, mit denen sich deren Urheber ganz allein und ohne sein Zutun in die Kaste der Hirnlosen einordnen, ist er ganz groß.“ Donaukurier