Mostra di Dieter Rammelmair - Pubblicato da ale inside

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L'evento si tiene dal 22 Giu 2013 al 14 Lug 2013

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  • L'evento si tiene dal 14 Mar 2024 al 02 Giu 2024
    A cura del Gruppo Museion Passage in collaborazione con l’Archivio Vallazza Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, rende omaggio all’artista Adolf Vallazza, nato ad Ortisei, in occasione dei suoi 100 anni. La mostra a lui dedicata e allestita a Museion Passage è realizzata in collaborazione con l’Archivio Adolf Vallazza e raccoglie una selezione di disegni che vanno dagli anni ‘60 fino ad oggi, insieme a dieci grandi sculture lignee astratte presentate per la prima volta assieme nello stesso spazio museale. L’esposizione, costituita principalmente dalle sculture lignee più astratte realizzate dall’artista – totem, menhir e sculture di uccelli, alcune della collezione di Museion – offre anche l’opportunità di far conoscere al grande pubblico il lavoro grafico di Vallazza, dagli anni ’60 ad oggi. L’atto di disegnare da sempre accompagna e continua ancora oggi ad accompagnare la sua attività di scultore. I disegni e gli schizzi, presentati a parete e in una vetrina, presentano diversi formati e tecniche, ma tutti testimoniano la ricerca formale e le relazioni spaziali e simboliche delle sue produzioni. Per Adolf Vallazza la scultura ha un significato mutevole: è una composizione estetica, un trono o un totem mitico, oppure un oggetto di scena in una performance di danza. Una scultura è dunque una superficie stratificata, inscritta con accezioni e funzioni che vanno al di là di uno specifico periodo o significato – un modo per renderla atemporale e lasciare che il tempo stesso interagisca con essa, così come chi la osserva. Vallazza inizia la sua carriera come pittore, per poi spostarsi negli anni ’60 verso la scultura utilizzando il legno proveniente da antichi fienili della Val Gardena per trasformare l’effimero in eterno e dare vita così alle sue imponenti sculture. Per tutta la durata della mostra nello spazio dell’Infolounge di Museion è possibile, inoltre, vedere due documentari dedicati all’artista: il primo realizzato da Rai Südtirol in lingua tedesca e il secondo realizzato da Lucio Rosa, grande fotografo e documentarista recentemente scomparso, in lingua italiana.
  • L'evento si tiene dal 10 Mag 2024 al 30 Lug 2024
    Giovanni Frangi torna con “Du côtè de chez Swan” ad esporre presso la Galleria Antonella Cattani contemporary art, dopo la mostra Urpflanze del 2017, con una serie di opere concepite e create per l’occasione. “C’è un po' di Proust nella vita di ciascuno di noi, tra nostalgia del passato e la ricerca di nuove strade” esordisce Giovanni Frangi che, per la sua personale, ha ripreso il titolo del romanzo di Marcel Proust “Du côtè de chez Swann”, trasformando il nome proprio di uno dei protagonisti - Swann in Swan, ovvero il cigno – vero protagonista della mostra. Sulle tele di tessuto dal colore blu profondo, sfilano come in una sequenza filmica, i cigni dal piumaggio bianco candido, richiamandosi l’uno all’altro per poi disegnare insieme una storia dalle variabili infinite. Frangi sceglie di dipingere un animale simbolico per eccellenza, un soggetto iconico come il cigno che, da tempo immemore, affascina l’uomo continuando ad essere fonte di ispirazione. Il motivo di questa scelta non riguarda però solo l’immagine di questo maestoso volatile ma bensì il suo portamento dal quale dipende ogni suo movimento. Catturare il senso del movimento attraverso la pittura può aprire a molteplici visioni ed è proprio in questa direzione che Frangi ha lavorato alla mostra con un occhio agli studi sul movimento del noto fotografo Eadweard Muybridge che dal 1878 hanno interessato ed influenzato molti artisti: dal Cubismo degli anni Dieci a Francis Bacon, fino all’arte cinetico-programmata degli anni Sessanta. E’ infine la vita relazionare stessa dell’uomo, basata sul movimento inteso come lo strumento principale per l’interazione con ambiente ed esseri viventi ad interessare l’artista milanese. Nella mostra Du côtè de chez Swan ci muoviamo accanto ed assieme alle immagini dei cigni mentre ogni loro movimento si disegna nell’acqua. E’ una narrazione visiva intesa a mettere in movimento sensazioni altre che possiamo scoprire e percepire proprio seguendo il percorso dei cigni.
  • L'evento si tiene dal 05 Apr 2024 al 21 Apr 2024
    Retrospettiva di più di 40 anni di pittura: Elfi Gelf vive e lavora a Cornaiano. Dopo una breve fase di pittura a olio, si dedica all'acquerello come eccellente mezzo di espressione spontanea e all'emozionante gioco di acqua e colore. Da oltre dieci anni, Elfi Gelf lavora anche con la pittura acrilica, che richiede una grande conoscenza e abilità manuale, ma offre possibilità creative quasi illimitate.

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