Alfred Adler è considerato dal pensiero psicanalitico, assieme a Freud e Jung, uno dei cosiddetti “padri dell’inconscio”. Uno dei temi cardine affrontati nella sua teoria è quello riguardante la felicità: cosa vuol dire essere felici? Perché così di rado ci sentiamo partecipi di questo stato d’animo? Come si potrà vedere, il suo pensiero, rispetto a quello dei suoi più noti contemporanei, è per molti versi scomodo, poiché ci obbliga a guardarci dentro e renderci conto che in definitiva, se lo vogliamo, la felicità è qualcosa che tutti possiamo raggiungere. Caffè Filosofico introdotto e moderato da Camilla Stirati, laureata in filosofia Discussione aperta a tutti gli interessati, non è richiesta una preparazione filosofica specifica. Entrata libera

Conferenza informativa su una delle tecniche di meditazione più antiche conosciute a oggi. Con Sandy Kirchlechner Entrata libera

“Quali per vetri trasparenti e tersi, /o ver per acque nitide e tranquille, / non sì profonde che i fondi sien persi…” Con questi versi dall’accento pacato e con queste similitudini dai toni di grande serenità Dante prepara il lettore del III, del IV e parte del V Canto all’incontro con le prime anime che popolano il suo Paradiso. Una di queste, Piccarda Donati, racconterà al Poeta la sua storia terrena e la sua condizione di beata nel Cielo della Luna, da qui la spiegazione dei vari gradi di beatitudine che Dante incontrerà nel suo volo attraverso i Cieli fino all’Empireo. A cura di Maria Carla Alessandrini Entrata libera