La misura di tutte le cose - Pubblicato da cristina inside

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Informazioni evento

Enorme, minuscolo, antico, nuovo di zecca, ultraleggero, tonnellate di peso - le qualità caratterizzano le cose. Le particolarità degli oggetti museali accompagnano il Museo del vino durante la stagione 2013 e determinano gli oggetti del mese.
Materiali rari e preziosi? Una forma caratteristica? Un anno inciso? Anche le caratteristiche esteriori di un oggetto museale rivelano gran parte della sua storia. Perciò la documentazione delle sue proprietà esterne è fondamentale per il lavoro del mseo quando un oggetto viene inserito nella collezione.
 Il Museo del vino invita i visitatori mese per mese alla ricerca degli oggetti particolari. è un'iniziativa alimentata dalla partecipazione dei visitatori – dall’osservazione, dal sospetto, dalla ricerca, dal confronto e dalla scoperta.

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 24 Mar 2013 al 10 Nov 2013

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    Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega Anteprima stampa e opening: 13.03.2024, 11:00 A cura di Frida Carazzato, curatrice scientifica di Museion, e Duccio Dogheria, curatore e ricercatore dell’Archivio del ’900 del Mart di Rovereto Il 13 marzo alle ore 11.00 Museion, museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano, inaugura a Museion Passage e al Piccolo Museion – Cubo Garutti la mostra Poetry in the box. Un omaggio alla storia del Mercato del Sale e a Ugo Carrega realizzata in collaborazione con il Mart, Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto. La mostra racconta la ventennale connessione esistente tra Mart e Museion, che condividono la straordinaria raccolta dell’Archivio di Nuova Scrittura, donata alle due istituzioni museali da Paolo Della Grazia nel 2020 e di cui Ugo Carrega è figura fondamentale. In particolare, l’esposizione ruota intorno al concetto della scatola – a volte opera d’arte in sé, a volte contenitore dei lavori di Carrega – e rende omaggio alla storia del Mercato del Sale di cui l’artista è stato curatore e direttore. Tra il 1974 e il 1989 questo artist-run space milanese ha visto gravitare intorno a sé innumerevoli artiste e artisti legati alla poesia visiva, che saranno parte della mostra. Ugo Carrega è stato una figura poliedrica: artista, gallerista, poeta, editore e curatore attivo nell’ambito delle ricerche verbovisuali in Italia tra la fine degli anni ’60 e gli anni ‘90. Nel 1958, assieme agli artisti Anna e Martino Oberto, dà vita alla rivista d’artista “Ana Etcetera”, la prima in Italia a presentarsi come un contenitore che ospita, in formato sciolto, contributi di vari operatori e operatrici culturali. A questa prima esperienza editoriale segue quella della rivista da lui fondata “TOOL: quaderni di scrittura simbiotica” dove elabora il concetto di scrittura simbiotica, un incontro tra parola e materia, che lo porterà poi a coniare il termine “Nuova Scrittura”. Nel corso della sua carriera artistica, la scatola assume un ruolo sempre più importante: tra il 1971 e il 1973 Carrega organizza cronologicamente il proprio archivio in una serie di 62 scatole bianche, dettagliatamente etichettate e categorizzate, ora conservate presso l’Archivio del ’900 del Mart. Ogni scatola contiene varia documentazione sulla sua ricerca artistico-letteraria tra il 1955 e il 1973, ma anche opere ed edizioni realizzate assieme ad altri artisti ed artiste. Lo spazio espositivo del Mercato del Sale (da Marchand du Sel, pseudonimo dell’artista francese Marcel Duchamp), di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario, raccoglie intorno a sé una grande rete di artiste e artisti con cui Ugo Carrega collabora, facendo di questo spazio un moltiplicatore e punto di riferimento per la poesia visiva internazionale. Vi hanno esposto, tra gli altri: Martino e Anna Oberto, Liliana Landi, Vincenzo Ferrari, Gianfranco Baruchello, Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Ji?í Valoch. Il Mercato del Sale rimane attivo fino al 1989, anno in cui chiude per dare vita all’Archivio di Nuova Scrittura, con Paolo Della Grazia e Giorgio Zanchetti. Partendo da questi straordinari legami e da un archivio pensato e organizzato dall’artista stesso, la mostra Poetry in the box crea delle connessioni tra il contenuto di questo archivio e una selezione di opere verbovisuali dell’Archivio di Nuova Scrittura, parte integrante della collezione di Museion e del Mart. Tra queste troviamo opere di Vincenzo Accame, Marcel Duchamp, Betty Danon, Amelia Ettliger, Vincenzo Ferrari, Corrado D’Ottavi, Elisabetta Gut, Liliana Landi, Stelio Maria Martini, Plinio Mesciulam, Bruno Munari, Magdalo Mussio, Anna Oberto, Martino Oberto, Luca Patella, Emilio Villa. Il display della mostra, a cura di Claudia Polizzi, si ispira alle scatole originali di Carrega che, utilizzate come dei moduli espositivi, mostrano il contenuto originale accuratamente selezionato e messo in relazione con le riviste-scatola prodotte da Carrega e le opere di altri artisti e artiste che hanno lavorato insieme a lui negli anni del Mercato del Sale. In occasione della mostra verranno resi integralmente disponibili sulla digital library del Mart, su Internet Archive, oltre 60 libri d’artista di Ugo Carrega.
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    Volage, titolo della mostra di Julia Bornefeld, è riferito ai mutamenti esplorati dall’artista attraverso una ricerca multimediale che trova corrispondenza in un fluttuante transfer fra pittura, fotografia e installazione. La matrice del suo work in progress si carica di riferimenti e simboli fino a generare una reazione a catena che si interrompe al raggiungimento di un equilibrio tra immediatezza emotiva e teatralità, sovranità estetica e riflessione. Con questo ciclo di opere inedite, Julia Bornefeld (Kiel,1963) tende a creare un imperscrutabile ordine nel caos dei cambiamenti attraverso opere realizzate impiegando materiali e tecniche diverse che stupiscono lo spettatore. Ci troviamo di fronte a sculture che coniugano la leggerezza di un tessuto in rete di alluminio con strutture in acciaio per dare vita a forme universali che dialogano con le opere allestite a parete. La mutevolezza del cosmo prende forma sulle tele ed assume tutti i toni dell’argento per dare vita agli eventi che gli appartengono. Alla ricerca di un equilibrio e di un’apparente quiete corrisponde invece la serie di fotografie su diaplex; l’artista mette in scena una giovane danzatrice che indossa un costume “rubato” alle sue sculture. L’arte diventa così quell’enigma che suggestiona facendoci intuire come nell’apparente caos dei cambiamenti, da quelli climatici fino all’impatto sul nostro essere - tutto è mutevole. Il percorso della mostra si conclude con un “test”, propostoci da Bornefeld attraverso le opere, tecniche miste su carta, dal titolo esplicativo: Rorschach. Il test di Rorschach, così chiamato dal nome del suo creatore, è un noto test psicologico proiettivo che fornisce dati utili per quanto riguarda l'esame di realtà e la capacità di rappresentazione di sé e degli altri nelle relazioni. “Osservami e dimmi come stai” sembra chiederci l’artista che, anche in questo ultimo progetto, dimostra la sua particolare sensibilità nell’interagire con il pubblico.
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