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Schluss mit lustig! Send in the clowns - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

INHALT

Die Zeit zum Lachen ist vorbei. Die Kunst ist tot. In den Theatern wird nicht mehr gespielt. Eigentlich hatten sich alle schon auf einen Sommer in der Hängematte mit Caipirinha und Kartoffelchips vorbereitet. Doch im Tschumpus, in der Festung der Träumerinnen und Träumer, versucht eine Handvoll kaputter Clowns das zu machen, was es nicht mehr gibt: Theater!

In großen Gesten, mit pathologischem Pathos und allerfeinster Poesie soll das Publikum – das da ist, obwohl es gar nicht da sein sollte – zum Lachen und zum Weinen gebracht werden.

Der wilde Haufen rund um den hitzköpfigen Kapokomiko hat ein geniales Textbuch mit einer ausgeklügelten Dramaturgie im allerletzten Augenblick fertiggestellt. Handschriftlich versteht sich. Blöd nur, dass irgendjemand die Textbücher nicht richtig zusammen geklammert hat. Ob da nicht einiges durcheinander kommt? Man stelle sich vor: ein Windstoß.... Aber seht selbst!

Auf der Bühne:
Gianluca Iocolano, Georg Kaser, Miriam Kaser, Ingrid Lechner, Lukas Lobis, Viktoria Obermarzoner, Peter Schorn, Patrizia Solaro

KONZEPT & DRAMATURGIE

Eva Kuen, Lukas Lobis, Peter Schorn

REGIE

Eva Kuen

?MUSIKER

Matthias Baumann, Markus "Doggi" Dorfmann, Ingo Ramoser

Contatti :

Date e orari evento :

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  • Traviata è il primo capitolo di un coraggioso progetto firmato da Monica Casadei, eclettica coreografa emiliana formatasi fra Italia, Inghilterra, Francia e vari soggiorni in Oriente, dedicato al celebre Maestro Giuseppe Verdi, che si propone di tradurre nel linguaggio della danza i melodrammi più celebri del più amato compositore italiano. Quella della Casadei è una resa scenica viscerale, fiammante di ardore e tormento che sino ad ora non aveva avuto precedenti nella danza contemporanea. Una danza esplosiva di corpi cangianti e multiformi, immersi nelle tinte del candore del bianco, del rosso passionale e del nero dolente ed impuro. Nulla si risolve in questo Corpo a Corpo con Verdi. Dietro i valzer, il male che attende. Dietro le feste e la forma, una società in vendita, vuota, scintillante. Quella di Casadei è una Traviata letta dal punto di letta di Violetta: la sua storia d’amore, la malattia, la gelosia, la società, si fanno intime e si allargano a un profondo discorso intorno alla femminilità. L’opera arde di una nuova potenza evocativa. Quella di Violetta è una storia in cui il senso della fine scorre ad ogni alzar di calice. «È tardi. È tardi» canta Violetta gravemente malata di tisi, sente che la sua fine è ormai vicina e aspetta che Alfredo vada da lei. E la frase «È tardi» diventa la chiave di Traviata della compagnia Artemis. Due parole che risuonano come una campana a morte. Perché nulla può essere recuperato. Perché Violetta, in abito rosso, danza e il suo cuore non può che grondare sangue che - oltre alla malattia - è anche segno di una ferita interiore da cui non c’è che scampo. Coreografia, regia, scene, luci e costumi Monica Casadei Assistente alla coreografia Elena Bertuzzi Musiche Giuseppe Verdi Elaborazione musicale Luca Vianini Drammaturgia musicale Alessandro Taverna Produzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara durata: 85 minuti
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