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The show must go on - Pubblicato da valentina_inside

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Informazioni evento

Un artista spiantato e visionario si mette in testa di allestire l’opera delle opere – l’Amleto di Shakespeare – con un budget irrisorio, in una location improbabile. Seleziona suo malgrado una brigata di attori ancor più scalcagnati, dai caratteri imprevedibili e irresistibilmente comici. A completare il gruppo di lavoro, la pragmaticissima sorella maggiore del regista, una manager astuta e fascinosa e una scenografa completamente fulminata. Un grande affresco corale, costruito come una matrioska, dove lo spettacolo è dentro uno spettacolo che è dentro a un altro spettacolo, tanto che i piani si ribaltano e il pubblico diventa parte viva dell’azione scenica. La drammaturgia squisitamente british viene contaminata dagli impulsi nostrani grazie a tributi sparsi alla commedia e al cantautorato italiani, mentre il montaggio di sapore cinematografico compone una dinamica ritmica mutevole, incalzante, per scatenare una rosa di emozioni ampia e godibile: dalla risata alla commozione alla riflessione, come ogni opera di “bardesca” ispirazione che si rispetti. A contrappuntare la vicenda principale, brani originali che strizzano l’occhio al teatro dell’assurdo, per raccontare tutte – ma proprio tutte – le possibili derive della messa in scena.

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  • Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti
  • In occasione della giornata internazionale contro il razzismo "Fili" tratto dalla storia di Linda Cristal Pèrez Pèrez, performer guatemalteca. Arrivata a Bolzano nel 2016 tramite un progetto di Erasmus Plus sociale, ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza nei quartieri di periferia, caratterizzati da molta delinquenza e criminalità. Salvata da un gruppo di giovani artisti e terapeuti, divenuti poi un'associazione JOVI - Jovenes Por La Vida grazie anche alla provincia di Bolzano. "Fili" si è potuto realizzare grazie al sostegno di UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e del progetto di Oltre Le Parole Onlus di Roma. Sostenitori preziosi locali sono Comune di Bolzano e Unicef Bolzano, che con i suoi volontari hanno rafforzato una sinergia con le ragazze di una comunità residenziale pedagogica integrata locale che hanno costruito la scenografia. Organizzazione territoriale e regia Anika Schluderbacher