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Grandi bugie tra amici - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

FR 2019, 125 min.
regia: Guillaume Canet
con: François Cluzet, Marion Cotillard, Gilles Lellouche, Laurent Lafitte, Benoît Magimel, Pascale Arbillot, Clémentine Baert, Valérie Bonneton, José Garcia

Sono passati tre anni dall'ultima volta che si sono visti tutti insieme. Max (François Cluzet) è andato a passare un po' di tempo nella sua casa al mare, per rigenerarsi e cercare di allontanare le preoccupazioni. La sua pace avrà vita breve con l'arrivo improvviso della sua banda di amici, venuti a festeggiare il suo compleanno.
Max si sforza di dimostrarsi contento ma se la sorpresa che gli hanno fatto è riuscita, la sua finta gioia lo è molto meno... In questi anni i bambini sono cressiuti, altri sono nati, i genitori non hanno più le stesse priorità... le separazioni, gli imprevisti della vita... Cosa resterà dell'amicizia quando tutti decideranno di svelare le loro piccole bugie?

GRANDI BUGIE TRA AMICI è il seguito della commedia PICCOLE BUGIE TRA AMICI del 2010.

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Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 14 Set 2019 al 15 Set 2019

Note sugli orari :

h. 15:30 + 18:15 + 20:45

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Recensione di Luigi Coluccio Polesine, Italia: un allevamento intensivo di polli, per rispettare le indicazioni del produttore, deve consegnare soltanto degli esemplari perfetti da poter immettere sul mercato, e gli "scarti" vengono eliminati con pratiche violente. Regione di Berlino, Germania: un allevamento intensivo di mucche, visto l'affollamento dei capi e la scarsa pulizia degli ambienti, viene colpito dal proliferare della mastite (un'infezione e infiammazione della ghiandola mammaria), così il personale non medico somministra antibiotici agli animali malati. Murcia, Spagna: un allevamento intensivo di maiali sfrutta le poche risorse idriche del territorio e scarica in vasconi all'aperto i liquami di risulta, causando inquinamento del suolo e contaminazione della falda acquifera. Tutto vero, disturbante e inquietante. Solo che per alcuni politici, organi di controllo e istituzioni gli allevamenti intensivi non esistono... Food for Profit ha la sua distribuzione indipendente e dal basso che porta il documentario e i suoi autori in giro per l'Italia Forse c'è un unico tema che può unire sensibilità etiche, preoccupazioni sanitarie e criticità ambientali nella riflessione sul sistema socio-economico-valoriale del capitalismo come principale causa del riscaldamento globale - il cibo. Quello che mangiamo, o meglio, ciò che decidiamo di mangiare, ha un impatto razionale, misurabile, diretto con inquinamento, sfruttamento, salute, diseguaglianze. Dobbiamo produrre di più perché dobbiamo mangiare più carne, e per farlo dobbiamo sfruttare più suolo, contaminare più acqua, appestare più aria, somministrare più antibiotici, stipare più animali, violare più diritti. Ma davvero dobbiamo? Food for Profit non solo mette la camera - nascosta e non - al centro di tutto questo, costringendo in qualche modo a guardare (che tu sia spettatore inconsapevole, attivista convinto, politico coinvolto), ma alla fine dei suoi '90 minuti fa una anche una precisa call for action: "Stop sussidi pubblici agli allevamenti intensivi". Ecco, se c'è un pregio indiscutibile del documentario diretto da Giulia Innocenzi e Pablo D'Ambrosi è proprio il suo posizionamento, che si profila inizialmente come lavoro d'inchiesta sulla gestione degli allevamenti intensivi, diventa poi atto d'accusa nei confronti delle istituzioni europee complici in modo diretto e indiretto di questo sistema, e infine mette insieme queste due prospettive per trasmutarsi in un prodotto affilato da brandire per catalizzare la consapevolezza dei cittadini. Senza tirare mai il fiato e mettersi da parte. Innocenzi d'altronde c'è sempre andata dritta nelle cose, vuoi per la sua appartenenza all'albero genealogico-scolastico dell'ariete Michele Santoro su Annozero e Servizio Pubblico, vuoi per la sua vicinanza ideale e lavorativa con il giornalismo impegnato e d'assalto di Report e Le iene, così in questo progetto che spinge ancora più avanti sue precedenti inchieste tv come Che porci! e I monatti (sull'allevamento grattacielo di 26 piani a Ezhou, Cina) ibridandole con l'occhio e l'afflato del documentario cinematografico, si piazza davanti allo schermo facendo funzione di voce narrante, corpo investigativo e coscienza attivista, in una triangolazione che riassume un po' tutta la sua carriera quanto la stessa intima natura di Food for Profit. --- Food for Profit è il primo documentario che mostra il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie. In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi ci guidano in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confronteranno con allevatori, multinazionali e politici. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le eccellenze della produzione di carne e formaggio. A Bruxelles, un lobbista è riuscito a portare con sé una telecamera nascosta là dove le decisioni vengono prese, raccogliendo informazioni sconvolgenti. Food For Profit non solo mostra l’orrore degli allevamenti intensivi e la connivente protezione politica di cui godono, ma con una squadra di esperti internazionali affronta le principali problematiche legate a questo tipo di produzione industriale: inquinamento delle acque, sfruttamento dei migranti, perdita di biodiversità e antibiotico resistenza. L’appello del film è forte e chiaro: dobbiamo fermare questo sistema corrotto se vogliamo salvare il pianeta. E noi stessi.
  • Während der Film „Sun Comes Shining“ mit sieben AWARD prämierten wurde, ist „Suddenly“ der kürzeste und auch älteste meiner Filme. Er wurde am Kleinen Montiggler See gedreht und von 4000 Filmen aus 120 Nationen zur Vorführung beim Festival in Detmold 2023 ausgewählt. Die Vorführung des neuesten Kurzspielfilms „BAT DIARY“ bildet den Höhepunkt des Abends. Es handelt sich dabei um einen Fantasyfilm, der in Zusammenarbeit mit Roman Waldthaler nach über 130 Stunden Bearbeitung und Schnitt fertig gestellt werden konnte. An dieser neuesten Produktion haben insgesamt 46 Personen mitgewirkt. Insgesamt wurde dieser Film mit 121 AWARDS ausgezeichnet. Der Filmabend ist Manfred Andergassen, einem guten Freund gewidmet, der uns vor genau zwei Jahren plötzlich verlassen hat. Der Abend wird mit Sekt der Sektkellerei Winkler abgerundet. Der Eintritt ist frei – der Sekt nicht.
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