SILVER RIGHTS Un progetto di Elena Mazzi? - Pubblicato da martin_inside

0
×

Attenzione

Questo evento è terminato, rimani connesso per nuovi eventi

Informazioni evento

A cura di Emanuele Guidi



Dalle 15 alle 19 ogni 45 minuti l’accesso sarà possibile a gruppi di massimo 10 persone





“Nel XXI secolo ci siamo posti la sfida di recuperare
il territorio per recuperare la conoscenza,
la nostra ideologia, filosofia e spiritualità…
l’arte dell’argenteria non fa eccezione”.
Mauro Millán, capo spirituale e argentiere Mapuche della comunità Pillan Mahuiza

ar/ge kunst presenta Silver Rights di Elena Mazzi (1984, Reggio Emilia) realizzato in dialogo con il capo spirituale, argentiere, attivista Mapuche Mauro Millán e l’artista argentino Eduardo Molinari; un progetto reso possibile grazie al sostegno dell’Italian Council (VII Edizione, 2019).

La mostra presso ar/ge kunst è la prima fase espositiva che segue l’approfondito processo di ricerca dell’artista in Patagonia da anni al centro delle lotte, rivendicazioni e recuperi del popolo Mapuche.
Silver Rights si concentra sul legame ancestrale delle comunità con la terra (mapu) che è stato logorato e negato da forze colonizzatrici, mutate nei secoli per instaurarsi progressivamente negli ultimi decenni attraverso pratiche di chiara matrice neoestrattivista. Un processo di insediamento risultato della congiuntura di politiche di investimenti e accordi commerciali tra governi sud-americani e multinazionali straniere, tra cui l’italiana Benetton.
Più specificatamente, le opere in mostra ed il display stesso rispondono alla narrazione proposta dal Museo Leleque: un museo di stampo antropologico aperto nel 2000 proprio sui territori di proprietà Benetton. Un’operazione ambigua che liquida il popolo dei Mapuche come estinto invece che vivo e attivo sul territorio conteso, “musealizzandone” memoria e cultura materiale.

Elena Mazzi affronta questa complessità entrando in dialogo, sostenendo ed incrementando quella fitta rete di relazioni che la comunità Mapuche tesse consapevolmente da anni: un modo di comprendere l’arte della diplomazia che da un lato implica la costruzione e il mantenimento di rapporti internazionali tra soggetti politici e culturali diversi, dall’altro si attua nelle loro cosmo-visioni come forma di mediazione radicale tra terra, esseri umani e “più che umani”.

Il nucleo centrale della mostra è composto da una serie di gioielli in argento lavorati dallo stesso Mauro Millán e disegnati insieme ad Elena Mazzi in seguito ad una serie di laboratori sulle nuove simbologie e lotte attuali, tenutisi con numerosi membri della comunità. “Il retrafe (l’argentiere) aiuta a unire la dimensione collettiva con quella individuale, con il fine ultimo di nutrire il collettivo” scrive Millán nel suo contributo al libro che accompagna il progetto, e continua: “l’argenteria mapuche è la sintesi di tutti i bisogni collettivi e l’espressione tangibile di una lunga e permanente conversazione tra gli antenati e i vivi del mapu”

I gioielli sono anticipati nel percorso espositivo da un’installazione realizzata da Elena Mazzi ed Eduardo Molinari in cui una precisa composizione di disegni e immagini su carta e tessuto sono accompagnati da un percorso audio in cui quattro episodi.
Si tratta di una “messa in mostra” – supportata dall’allestimento disegnato da Alessandro Mason (Studio Gisto) – che vuole reagire consapevolmente alla narrazione museologica del Leleque, e situa quindi i gioielli all’interno di una costellazione di riferimenti ed informazioni indispensabili alla loro presentazione pubblica. Un dispositivo che è forma di cura e rispetto verso questi artefatti portatori di saperi e spiritualità ancestrali e che al contempo rivela l’impatto delle compagnie internazionali in Patagonia: una massiccia privatizzazione dei territori ricchi di materie prime e risorse comuni, tra cui l’acqua, la conseguente dislocazione delle comunità indigene e il progressivo logoramento dei loro diritti civili, sociali e politici.

Silver Rights è accompagnato da un libro pubblicato Archive Books, Berlin ed edito da Elena Mazzi con Emanuele Guidi e con contributi di associazione YaBasta! Êdî Bese!, Riccardo Bottazzo, Leandro Martínez Depietri, Emanuele Guidi, Elena Mazzi, Mauro Millán, Eduardo Molinari, Ana Ramos, con design di Archive Appendix.

La mostra Silver Rights sarà presentata alla Södertälje Konsthall (20.08 – 02.10.2021), all’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e alla BIENALSUR (Autunno 2021), ed entrerà in collezione presso il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea di Torino.

Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (VII Edizione, 2019), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Un ringraziamento speciale ai vari partners che hanno reso possibile questo progetto: comunità Mapuche di Pillan Mahuiza, Lago Rosario, Cushamen, YaBasta! Êdî Bese!, Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, Contemporary Art Archipelago (CAA), Södertälje Konsthall, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, BIENALSUR, [N.A!] Project, Radio Papesse.

Biografia

Elena Mazzi (Reggio Emilia, 1984) dopo gli studi presso l’Università di Siena e lo IUAV di Venezia, ha trascorso un periodo di formazione al Royal Institute of Art (Konsthögskolan) di Stoccolma.

Partendo dall’esame di territori specifici, nelle sue opere rilegge il patrimonio culturale e naturale dei luoghi intrecciando storie, fatti e fantasie trasmesse dalle comunità locali, nell’intento di suggerire possibili risoluzioni del conflitto uomo-natura-cultura. La sua metodologia di lavoro, vicina all’antropologia, privilegia un approccio olistico volto a ricucire fratture in atto nella società, che parte dall’osservazione e procede combinando saperi diversi.

Le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive, tra cui: Whitechapel Gallery di Londra, BOZAR a Bruxelles, Museo del Novecento di Firenze, MAGA di Gallarate, GAMeC a Bergamo, MAMbo a Bologna, AlbumArte a Roma, Sonje Art Center a Seoul, Palazzo Ducale a Urbino, Palazzo Fortuny a Venezia, Fondazione Golinelli a Bologna, Centro Pecci per l’arte contemporanea a Prato, 16° Quadriennale di Roma, GAM di Torino, 14° Biennale di Istanbul, 17° BJCEM Biennale del Mediterraneo, Fittja Pavilion durante la 14° Biennale d’Architettura di Venezia, COP17 a Durban, Istituto Italiano di Cultura a New York, Bruxelles, Stoccolma, Johannesburg e Cape Town, Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia.

Ha partecipato a diversi programmi di residenza in Italia e all’estero ed è vincitrice, tra gli altri, di Cantica21 promosso dal Ministero degli Esteri e dal Ministero della Cultura, del XVII Premio Ermanno Casoli, Premio STEP Beyond, Premio OnBoard, VISIO Young Talent Acquisition prize, premio Eneganart, borsa Illy per Unidee, Fondazione Pistoletto, nctm e l’arte, premio Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, premio Lerici Foundation.

Contatti :

Date e orari evento :

Potrebbe interessarti anche :

  • Una mostra di Giulio Boccardi e Monica Smaniotto A cura di Nicolò Faccenda Visita guidata con il curatore: martedì 14.05.2024 ore 18:30 – 19:30 Sala Espositiva Laives | Via Pietralba 29 Accompagnati dal curatore della mostra Nicolò faccenda, potrete approfondire le partiche artistiche di Giulio Boccardi e Monica Smaniotto. Il lavoro di entrambi gli artisti è caratterizzato dalla ricerca di un contatto primario e indifferenziato con la dimensione naturale, in una prospettiva spirituale, curativa e conoscitiva.
  • Dialogo Multimediale con lo Storico Carlo Romeo Poesie, immagini, pensieri, letture, musica Biblioteca Civica “C. Battisti” di Bolzano Con l’accompagnamento di musica, letture e un ricco corredo iconografico, l’incontro vuol essere una riflessione sul rapporto ambivalente tra poesia e resistenza: da un lato l’ispirazione che dall’esperienza storica della Resistenza è filtrata nei testi dei poeti; dall’altro lato le modalità con cui la stessa parola poetica possa essere universalmente intesa come un forma di “resistenza”. Verranno presentati non solo esempi tratti da autori del panorama nazionale (come Pasolini, Gatto, Fortini), ma anche quelli legati al nostro territorio, tra cui i versi in dialetto veneto di Egidio Meneghetti, scaturiti dalla propria esperienza di internato nel Lager di Bolzano. Carlo Romeo (Bolzano 1962), studi di storia e letteratura a Milano (Università Cattolica). Le sue ricerche hanno riguardato prevalentemente questioni di storia e letteratura moderna e contemporanea dell’Alto Adige, nell’ottica di una “storia regionale” comparativa. Tra gli ambiti affrontati: età dei nazionalismi, politica fascista in Alto Adige, insediamento della grande industria negli anni Trenta, seconda guerra mondiale, occupazione nazista e Resistenza, sviluppi dell’autonomia provinciale e aspetti identitari e culturali dei gruppi linguistici. Ha collaborato con riviste storiche italiane e tedesche, soprattutto dell’area trentino-tirolese. Tra i fondatori nel 1992 della rivista «Storia e Regione/Geschichte und Region» di Bolzano. Curatore di progetti didattici e divulgativi, anche multimediali (per la Sovrintendenza scolastica, gli Istituti pedagogici di lingua italiana e tedesca di Bolzano, la sede RAI locale, la Scuola di Cinema e documentario Zelig ed altri enti). Ha partecipato all’allestimento di mostre storiche, tra cui “1939: Option Heimat opzioni” (1989). Anche la sua produzione narrativa e di critica letteraria indaga prevalentemente aspetti storici e culturali dei territori di frontiera. Ha curato, come traduttore, consulente o redattore, edizioni in lingua italiana di opere e cataloghi storici e artistici di area sudtirolese-austriaca.
  • Una coproduzione de KulturKontakt Eppan e l’associazione culturale TEMA Per gli amici della danza, KulturKontakt Eppan, in coproduzione con l’associazione culturale TEMA, offre una serata di classe. Oona Doherty, la coreografa di Belfast, è la nuova stella cadente della scena della danza e sarà ospite ad Appiano il 22 giugno 2024. Da quando ha ricevuto il Leone d'Argento alla Biennale di Danza di Venezia, è diventata uno dei nomi più importanti del suo genere. Con "Navy Blue" ha ottenuto un grande successo, come conferma l'esperta di danza Veronika Riz: "Ho visto il pezzo a Londra e sono rimasta assolutamente entusiasta. Navy Blue è uno spettacolo di danza incredibilmente emozionante, con dodici ballerini tecnicamente molto qualificati, un'estetica e una poesia incredibili e anche uno sfondo politico. In breve: un pezzo che ti entra nella pelle". Nata a Londra nel 1986, Doherty ha già all'attivo quasi una dozzina di lavori, anche se non ce ne sono due uguali. Influenzata dal periodo trascorso nella compagnia di danza sperimentale olandese T.R.A.S.H., Doherty è nota per il suo realismo grintoso, l'impressionante stile di movimento e l'atteggiamento impavido con cui affronta temi controversi che vanno dalla mascolinità della classe operaia all'impatto della religione sulla sua città natale. Oona Doherty si è formata nella danza nella capitale britannica e dal 2010 è stata in tournée con diverse compagnie contemporanee in Inghilterra e nel continente. "Doherty cerca tra i suoi artisti menti critiche e affini. [...] 'Navy Blue' è un tentativo di trasformare la solitudine e la depressione in creatività e diventa un'esperienza teatrale travolgente. Le prime battute del secondo concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninoff si alzano, mentre il movimento entra nei corpi...", come descrive la recensione della Süddeutsche Zeitung l’opera. Quando: 22 giugno, ore 20.00 Dove: Sala Culturale di Appiano Prenotazioni e prevendita biglietti: www.ticket.bz.it Tel. 0471 053 800 info@ticket.bz.it

Inserisci i tuoi eventi sul primo e più amato calendario di eventi dell'Alto Adige!

HAI GIÀ UN ACCOUNT?

ACCEDI

NON HAI ANCORA UN ACCOUNT?

Non perderti i migliori eventi in Alto Adige!

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER SETTIMANALE

Vuoi vedere i tuoi eventi pubblicati sul nostro magazine?

RICEVI UN AVVISO AL MESE PER LA CHIUSURA REDAZIONALE

Vuoi promuovere i tuoi eventi o la tua attività? Siamo il tuo partner ideale e possiamo proporti soluzioni e pacchetti su misura per tutte le tue esigenze.

VAI ALLA SEZIONE PUBBLICITÀ

CONTATTACI DIRETTAMENTE

INSIDE EVENTS & CULTURE

Magazine mensile gratuito di cultura, eventi e manifestazioni in Alto Adige-Südtirol, Trentino e Tirolo.
Testata iscritta al registro stampe del Tribunale di Bolzano al n. 25/2002 del 09.12.2002 | Iscrizione al R.O.C. al n. 12.446.
Editore: InSide Società Cooperativa Sociale ETS | Via Louis Braille, 4 | 39100 Bolzano | 0471 052121 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..