L'esposizione “Il ritmo dell’essere”, aperta fino al 20 ottobre a Ortisei, è la mostra di Wilhelm Senoner più ampia per quantità di opere esposte. Abbiamo incontrato lo scultore e pittore gardenese.
Si può dire sia figlio d’arte, in quanto, prima di lui, suo padre fu scultore da generazioni. Fu proprio nel laboratorio del padre che Wilhelm Senoner, ancora bambino, giocando con legno e scalpelli, si appassionò all’arte. Oggi, a 72 anni, continua a coltivare questa sua passione con lo stesso entusiasmo. Oggi però qualcosa è cambiato.
“Aver trovato una mia interpretazione, una mia identità, forma e la forza di continuare”, dice. Wilhelm continua inoltre a vivere e a lavorare in Val Gardena. “Ho trovato la mia forma nella montagna”. Il suo legame con la montagna traspare in tutte le sue opere. “Uso materiale naturale, come il tiglio ad esempio. È un legno senza nodi, libero, mi trovo a confrontarmi con la materia grezza come fossi davanti ad uno spazio bianco dove comincio a tracciare le mie linee. Poi è consistente, ogni taglio è un lavoro di concentrazione”.
Alcune delle sue opere più celebri sono Il Bacio (2009), Sorgere (2014), L’uomo col sigaro (2016), La donna del sole (2016). Il soggetto principale è sempre l’essere umano, la sua esistenza: “È l’uomo protagonista qui sulla terra, l’uomo sempre in movimento; l’uomo e la donna mi danno ispirazione. La vita di ogni giorno, l’incontro, il dialogo con gli altri”.
Senoner è capace di immortalare nel legno scene di vita quotidiana. Legno che viene a lungo e sapientemente lavorato dall’artista, ma non con l’obiettivo di levigarlo, al contrario, per dare ruvidità e contrasto alla figura rappresentata. In questo modo riesce a rendere emotivamente realistica, autentica e piena di pathos la sua versione dell’uomo contemporaneo. Le sue opere hanno girato l’Italia e l’estero. In particolare ha partecipato alla 54ª Biennale d’Arte di Venezia. Philippe Daverio, che ha più volte recensito e preso parte alle mostre di Wilhelm Senoner, lo ha definito uno “sciamano che lavora per andare a scoprire misteri e natura”.
L’artista stesso afferma: “Io sono un solitario alla ricerca di esprimermi nella mia arte, in questo senso sciamano. Lavoro senz’altro per portare avanti con coscienza, responsabilità e amore quello che l’arte mi ha fatto conoscere. Ho visitato tantissime mostre, musei, biennali, seguo tutto quello che è possibile: arte antica, moderna contemporanea”. La sua definizione di arte? Una ricerca profonda, continua, di se stessi.
LA MOSTRA
“Le opere di Wilhelm Senoner sono ‘Denkbilder’ e riescono ad esprimere ciò che è difficilmente descrivibile attraverso le singole parole”: ecco come la curatrice Elena Filippi sintetizza la mostra “Il ritmo dell’essere”, il cui titolo si ispira a un’omonima opera di Senoner del 2013. Oltre ad alcuni pezzi forti, già presentati in esposizioni internazionali, è possibile vedere anche una nuova versione di dimensioni notevoli dell'opera “Il bacio”. “Senoner si è dedicato più volte - dice la curatrice - al momento immediatamente prima del bacio, quello in cui chi lo riceve è pervaso da una trepidante attesa”.
La mostra “Il ritmo dell’essere“ è aperta fino al 20 ottobre presso il Typakcenter di Ortisei, via Arnaria 9.
Orari: da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Su richiesta telefonando al 338 5076384.
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