Veggetti, passione per la musica antica
Intervista al violoncellista, fondatore e direttore dell’Ensemble Cordia
Stefano Veggetti è violoncellista, direttore d’orchestra, direttore artistico e didatta.
Gli abbiamo chiesto di raccontarci della sua passione per la musica antica, dell’Ensemble Cordia e dell’Accademia di Musica Antica di Brunico, la città dove vive.
Quando si è appassionato alla musica antica?
Ascoltando da bambino un concerto di organo con musiche di Bach. In seguito, attratto dalla registrazione delle suites per violoncello di Bach del violoncellista Anner Bijlsma che poi ho conosciuto personalmente, è scaturita in modo forte la necessità di dedicarmi a questo repertorio.
Quali sono le differenze principali tra violoncello moderno e barocco?
Poche in realtà. Un violoncello della metà del 1600 opera di Nicola Amati ha la stessa forma e misure di quelli odierni. Le differenze sostanziali sono gli accessori che determinano una particolare qualità di suono e articolazione: l’arco barocco e le corde di budello.
Ci racconti qualcosa della storia del suo strumento, un Nicola Gagliano del 1737.
È uno strumento rappresentativo dell’affascinante liuteria napoletana del 1700 e di cui è possibile rintracciare la storia dai primi anni del 1800 attraverso i pochi musicisti che l’hanno utilizzato, l’ultimo dei quali il violoncellista bolognese Camillo Oblach.
Il titolo del nuovo progetto dell’ensemble Cordia è “La mia musica fa furore”, un progetto interamente dedicato a Rossini. Di che “furore” si tratta: è sinonimo di ebbrezza, oppure di successo? Esiste un “furore” specificatamente rossiniano?
La scelta di affrontare un programma rossiniano è una naturale conseguenza del nostro cammino musicale che dal repertorio barocco ci ha portati al classicismo. Rossini è stato il musicista più conosciuto della sua epoca, idolatrato ma anche vittima di clamorosi insuccessi. Ossessionato dalla ricerca dell’opera perfetta, del capolavoro che lo consacrasse alla storia, ha sempre composto con l’idea che la sua musica dovesse coinvolgere emotivamente il pubblico. Furore quindi nel senso di passione ed impeto.
Tra le attività dell’Associazione Cordia figura anche l’Accademia di Musica Antica di Brunico, rivolta a giovani musicisti che desiderano specializzarsi in musica barocca e classica su strumenti originali. Cosa la appassiona nella sua attività di didatta?
Per un musicista avere la possibilità di condividere le proprie conoscenze ed esperienze con altri musicisti costituisce qualcosa di affascinante e stimolante ma anche un impegno morale. L’idea che ci ha spinti ad affrontare l’avventura dell’Accademia è stata quella di far incontrare giovani musicisti di talento con altri musicisti di maggiore esperienza, e far vivere loro un’esperienza che possa essere utile nel corso della loro attività. Con immensa soddisfazione posso dire che tra i circa mille musicisti transitati a Brunico nelle ultime 20 edizioni dell’Accademia, molti di questi oggi occupano ruoli di rilevante importanza in gruppi di musica barocca conosciuti a livello internazionale.
Cosa può “imparare” il pubblico dall’ascolto della musica barocca?
Credo che la necessità più urgente sia quella di offrire un messaggio di verità nel senso di onestà culturale in quello che si propone, e cioè di non dimenticare mai le ragioni di un’esecuzione musicale che sono quelle di portare l’ascoltatore ad avvicinarsi al contenuto musicale stimolandolo a lasciarsi emozionare dalla musica stessa. La musica barocca e classica hanno in sé due grandi particolarità che sono la profondità dei contenuti nella semplicità del linguaggio, e di questo abbiamo un assoluto bisogno.
[Mauro Franceschi]
ENSEMBLE CORDIA
L’Ensemble Cordia con sede a Brunico è costituito da affermati concertisti europei e da musicisti sudtirolesi e delle regioni confinanti di cultura tedesca ed italiana. Costituito e diretto da Stefano Veggetti, si propone di valorizzare opere poco eseguite del repertorio barocco e classico. L’Ensemble Cordia utilizza pregiati strumenti originali. Il suo esordio internazionale ha avuto luogo nella sala grande della Konzerthaus di Vienna. L‘ensemble ha suonato in Italia, Austria, Francia e Germania raccogliendo il favore di critica specializzata e pubblico. www.cordia.it
STEFANO VEGGETTI
Stefano Veggetti si è distinto nel panorama concertistico e discografico europeo sia come violoncellista che direttore d‘orchestra. Si è esibito per prestigiose istituzioni e festival quali Stresa Festival, Konzerthaus di Vienna, Bachfest di Lipsia, Concerti del Quirinale, Utrecht Early Music Festival. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche per RAI, ORF, Deutschlandfunk, RDP Antena2 e RSI.ch. Ha inciso per Nuova Era, Opus 111 ed Accent, Brilliant e Alpha. È fondatore e direttore artistico dell’Accademia di Musica Antica di Brunico. Suona il violoncello Nicola Gagliano ex Oblach ed è direttore artistico dell’Orchestra Barocca dei Goteborg Symphoniker.