PINK POWER - Pubblicato da martin_inside

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Informazioni evento

Francesca Tomasi – Pittura e scultura
Andrea G. Zingerle – Pittura

In questa mostra Francesca Tomasi und Andrea G. Zingerle si sono confrontate intensamente con la gamma dei colori tra il rosa e il viola. Per entrambe avvicinarsi a queste tonalità è stata inizialmente una sfida, in quanto non si ritrovavano nel clichè classico associato a questo colore. Attraverso la ricerca di significati e simbolismi che sono attribuiti al rosa e al viola, alle loro storie, le artiste hanno potuto scoprire una varietà di nuovi aspetti e spunti di riflessione. Ad esempio, il rosa non è sempre stato il colore delle bambine, con questa valenza si è affermato solo dopo la Prima guerra mondiale.
La traduzione inglese del colore rosa è pink e comprende l’intera gamma di tonalità che vanno dal rosa chiaro fino all’intenso rosa shocking. In particolare il rosa shocking è un colore nato nel ventesimo secolo, introdotto dalla stilista Elsa Schiaparelli, la quale era in contatto con ambienti artistici dadaisti e surrealisti. Anche Marilyn Monroe contribuì a far diventare il rosa simbolo di una femminilità forte e coraggiosa.
Con le loro opere le artiste desiderano porre l’accento sui punti di forza delle donne, concentrandosi sulla loro forza e sulla speranza. Elementi contrastanti possono coesistere benissimo, forme chiuse e aperte, sguardi verso l'interno e verso l'esterno.

Contatti :

Date e orari evento :

L'evento si tiene dal 26 Mar 2024 al 06 Apr 2024

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    Vincenzo Merola si innesta con il suo lavoro su una doppia tradizione, quella dell’arte concreta e delle sperimentazioni verbovisive. Linguaggi apparentemente molto diversi ma che condividono tra loro l’ambizione a utilizzare il piano bidimensionale del supporto come campo per investigazioni di natura rigorosa e concettuale che, però, riescano ad avere anche un aggancio di natura estetica. Ciò che però costituisce la peculiarità e la freschezza nella ricerca di Merola è la capacità di servirsi di questi esempi ormai storicizzati per deviarli ai suoi scopi. In questa maniera, all’interno di forme nate da una certa rigidità e chiusura, cominciano a fare capolino aspetti che riguardano la casualità, la comunicazione, la cronaca, il corpo e la propria quotidianità. Si possono così incontrare diagrammi che traspongono e analizzano drammatici fatti di cronaca, simbolismi geometrici che mappano il proprio orizzonte esistenziale giornaliero oppure quadri astratto-concreti formati applicando sistemi compositivi aleatori. È forse in questo che si inserisce l’eresia e la deviazione più sensibile nel lavoro dell’artista: realizzare opere compositivamente ineccepibili, riferimento a una storia molto attenta agli equilibri del dipinto, che per assurdo vengono portate a termine senza investimento intimo ed emozionale. In questo affidamento al caso c’è in realtà una profonda consapevolezza della relatività di tutte le cose, come anche della piccolezza dell’umano nei confronti della realtà nella sua interezza. Per Merola questa operatività è un modo per uscire da se stesso e vedere in maniera più spersonalizzata. Per l’osservatore è un invito a riconsiderare la propria posizione nel mondo, apprezzando anche equilibri cromatici che stimolano l’attenzione per la loro delicatezza e leggerezza. Vincenzo Merola è nato nel 1979 a Campobasso, dove vive e lavora. Tra le più recenti mostre personali si segnalano: Un lancio di dadi (a cura di Angela Madesani, presso BI-BOx Art Space a Biella), Frequenze (a cura di Matteo Galbiati, presso Maurizio Caldirola Arte Contemporanea a Monza), Silent Borders (a cura di Lorenzo Canova e Piernicola Maria Di Iorio, presso il Centro di arte contemporanea dell’Università del Molise) e Diapason | Alighiero Boetti - Vincenzo Merola (a cura di Valerio Dehò, presso la Galleria Stefano Forni a Bologna); tra le collettive: Orthogonal Landscape (presso Manuel Zoia Gallery a Milano), Cantiere tempo (a cura di Matteo Galbiati, presso Villa Reale a Monza), Nuove opere della collezione tra acquisizioni e proposte (a cura di Bruno Corà e Tommaso Evangelista, presso il CAMUSAC a Cassino) e le partecipazioni a numerose fiere in Italia e all’estero (Arte Fiera - Bologna, ArtVerona, Art Karlsruhe, ART.FAIR - Cologne, Drawing Room - Madrid, Art Bodensee - Dornbirn).
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