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Der Weibsteufel - Veröffentlicht von ale inside

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Datum und Uhrzeit des Events :

Es gibt Termine vom 08 Okt 2015 bis 10 Okt 2015

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  • di Stefano Massini > regia Giorgio Sangati > con Maria Paiato > scene Marco Rossi > costumi Gianluca Sbicca > luci Luigi Biondi > assistente alla regia Michele Tonicello > produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Biondo di Palermo > in collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa «Il campo da calcio non era un campo da calcio, era un posto strano, bellissimo e terribile, dove accadono chiaramente cose che là fuori si nascondono». In “Ladies Football Club”, rapsodia teatrale dal ritmo indiavolato, Stefano Massini, ispirandosi alle storie delle prime squadre di calcio femminili inglesi, fa rivivere in scena undici ritratti di donna, ciascuna con il proprio vissuto, tutte con una passione in comune: giocare a pallone. È il 1917, in Europa infuria la Grande Guerra. In una fabbrica di munizioni di Sheffield, durante la pausa pranzo, un gruppo di operaie comincia a tirare calci a una palla. Tra mille difficoltà e ostacoli di ogni tipo, le undici donne porteranno avanti con incrollabile determinazione il loro sogno, conquistando l’affetto e il sostegno del pubblico, a dispetto delle convenzioni, della morale e della religione. Ma quando la guerra finirà, gli uomini faranno di tutto per rimettere le “rivali” al loro posto… «Attraverso il punto di vista di una delle undici in campo – spiega il regista – riviviamo il brivido delle partite: battaglie vinte o perse, in cui non sempre il risultato è quello indicato dal tabellone, così come non sempre il vero nemico è l’avversario in campo». Maria Paiato restituisce in scena personalità, tic, sogni e paure di una squadra inarrestabile come un uragano. Un’epopea tutta al femminile, dove la lotta per affermare il diritto di esistere passa (anche) attraverso un buon gioco di squadra. Rassegna In Scena 23/24 - Teatro Cristallo in collaborazione con Teatro Stabile di Bolzano
  • Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. “Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.” Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono. AGIDI presenta Paolo Rossi in Da questa sera si recita a soggetto! Il metodo Pirandello drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico aiuto regia Luca Orsini scene Lorenza Gioberti costumi Elisabetta Menziani luci Elena Vastano ideazione e regia di Paolo Rossi durata: 120 minuti
  • Es gibt Termine vom 11 Apr 2024 bis 14 Apr 2024
    In un atto unico, composto da un travolgente susseguirsi di scenari, Aurélia Thierrée veste in panni di un’inguaribile e abile cleptomane e si ritrova improvvisamente in balia degli oggetti di cui cerca di impadronirsi. Lo spettacolo è ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin che nei primi anni Settanta creò, assieme all’attore e regista Jean Baptiste Thierrée, un nuovo tipo di circo con una particolare attenzione alla dimensione surreale e fantasmagorica. Meccanismi improbabili, strani incontri, carillon impazziti e molte altre sorprese in un continuo e imprevedibile gioco teatrale. Un ritmo incalzante ci trasporta in una successione di scene di “vita reale” nelle quali Aurélia Thierrée Chaplin fa’ suoi oggetti che non le appartengono, accompagnando lo spettatore dentro a quadri nella cui cornice onirica tutto si trasforma e diventa possibile. In scena, leggiadra ed eterea, Aurélia ci apre le porte della sua immaginazione venata di inquietudine e poesia. Con il danzatore Jaime Martinez, l’artista poliedrica si ritrova manipolata e influenzata dagli oggetti che lei stessa ruba, oggetti appartenenti ad un mondo che è tutto nella sua testa. Sedie e tavoli scivolano via, muri dai quali magicamente appaiono personaggi surreali, dipinti che prendono vita, un bosco di attaccapanni che si trasforma in un drago cavalcato da una giovane fanciulla. Lo strano si unisce qui al meraviglioso in una serie di visioni che fanno sorridere e sognare. ideato e diretto da VICTORIA THIERRÉE CHAPLIN con AURÉLIA THIERRÉE e Jaime Martinez scenografia e costumi Victoria Thierrée Chaplin coreografia Armando Santin, Victoria Thierrée Chaplin disegno luci Fiammetta Baldiserri / Fabio Bozzetta operatore luci Nick Burge sound design Dom Bouffard fonico Christian Leemans macchinista Jonathan Herblay costumi & attrezzeria Monika Schwarzl direttore tecnico Gerd Walter tour manager Virginia Forlani co-prodotto da CHANGE PERFORMING ARTS MILANO con THÉÂTRE LES CÉLESTINS LYON THÉÂTRE ATELIER CAROUGE GENÈVE un ringraziamento speciale a AURÉLIA THIERRÉE, SARA DRIVER, PROF. ARON GOLDHIRSCH, PROF. PAOLO VERONESI, NICOLETTA BRASCHI durata: 70 minuti